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  • Immagine del redattoreLaura Spadoni

Così gli uomini amano l'8 marzo

Aggiornamento: 8 mar 2019

Questa mattina l'odore di mimosa invade incurante le strade di Roma. Irrompe nelle auto in coda al semaforo, infiltrandosi nei parabrezza chiazzati, che nessuno oggi pretenderà di pulire. Aleggia attorno ai chioschetti sempre aperti dei bangladini, commercianti che sorridono e pregustano il sapore di una giornata d'affari fortunata.


A piazza di Spagna sono tanti i venditori ambulanti che oggi hanno messo da parte le consuete rose e dispensano piccole composizioni floreali color canarino. I mazzetti di pois, avvolti in una carta argentata decorativa, tingono di giallo il grigiore di una giornata uggiosa e senza sole. E li vedi, che correndo, i venditori inseguono i mariti distratti, quelli sempre di fretta, che sfruttano i 5 minuti di pausa per comprare le sigarette, gli stessi che devono controllare che nessuno ammacchi l'auto e che sono sempre in affanno e in allerta nell'eventualità che dall'ufficio li richiamino. Uomini che, se placcati e messi alle strette, scavano nel portafogli e nelle tasche in cerca di qualche spicciolo per comperare un ramoscello scarno che attesti il loro amore ad una donna, o più di una. E che quando, sul fondo di un portamonete griffato, trovano un euro, arricciano il naso e pensano che sarebbe stato meglio pretendere il resto, i centesimi son più che sufficienti a testimoniare cosa cela il loro cuore.


Sono i mariti che nascondono le banconote nelle tasche del portadocumenti di pelle quando da casa chiedono un aiuto per la spesa, uomini d'affari gelosi del bottino che andranno ad investire le loro ricchezze in alcool e barattoli, in acido, la vera dimostrazione d'amore. Sono gli stessi mariti che, dopo aver congedato con arroganza il venditore ambulante, accartocciano il mazzolino di fiori nella ventiquattro ore e gironzolano per la capitale con i colleghi e gli amici. Sono i mariti che dopo il lavoro hanno il calcetto e che devono cenare alle 20.00 in punto, e se quella continua a sbagliare i tempi di cottura, tocca mangiare freddo e e vanno su tutte le furie. Sono i mariti che hanno occhi per tutte ma se qualcuno ha occhi per lei sono pronti a sfregiarle la faccia e renderla irriconoscibile.



Sono mariti che amano il loro lavoro e detestano sapere le loro mogli in carriera, alla loro altezza, anche più in gamba. Magari migliori. Sono uomini che ogni giorno regalano insulti per ricevere in cambio amore. Sono bimbi capricciosi che puntano la loro lente d'ingrandimento su esseri fragili come formiche, sentendosi padroni del mondo, e le guardano contorcersi e bruciare, dimenticando di quanta forza si nasconde in quei corpicini all'apparenza di poco conto, che come formiche, hanno trascinato sulle spalle il peso delle illusioni d'amore tradite.

Però amano la donna e l'8 marzo la festeggiano regalandole un mazzo accartocciato di pallini dorati dal profumo di compassione. Perché anche lei ha il diritto, l'unico e solo, di essere amata.

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